Aprile 2019
Mostra omaggio al mondo visionario di un poeta
A cura di Antonella Muzi
Una raccolta di preziose grafiche di Tonino Guerra, artista totale che sfugge alle definizioni perché è stato capace di calarsi in tanti ruoli mantenendo sempre la stessa forza visionaria e creativa.
Partner di mostra è la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre Onlus – nata nel 2004 con lo scopo di conservare, incrementare e rendere accessibile l’archivio di arte contemporanea e la biblioteca raccolti da Giorgio de Marchis durante la sua carriera di studioso e di critico d’arte – che in questa occasione apre per la prima volta i suoi spazi alle esposizioni temporanee.
courtesy Sergio Maritato
La mostra racconta la visione di un artista che si scopre pittore da ragazzino, verso i dodici anni, poi arrivano l’esperienza della guerra, la prigionia, il ritorno in Italia, le raccolte di poesie e infine il cinema, a Roma, dove Guerra lavora come sceneggiatore insieme ai giganti del Novecento, tra cui Fellini, Rosi, Antonioni, Monicelli, Tarkovskji. E in questo vivere in un mondo popolato di immagini – narrative, fotografiche, poetiche – Guerra ha continuato a “scrivere” racconti anche attraverso il gesto pittorico. Durante tutta la sua vita ha sperimentato diversi linguaggi, dalla bidimensionalità della pittura con l’acquerello, i pastelli, le tecniche a stampa, alla tridimensionalità della scultura o dell’installazione con la ceramica, il ferro, il cartone, il legno. E poi arazzi, arredi spesso realizzati con il supporto di amici artigiani, oppure fontane, come quelle collocate a Cervia, Riccione o nella “sua” Santarcangelo. Le opere in mostra sono piccoli pensieri, capaci di trasportare in un mondo originario, essenziale, quasi a voler far recuperare il grado zero della visione, abituati come siamo a un sovraffollamento di immagini e di diversi linguaggi di comunicazione, spesso simultanei.